WW2 MESSINA

WW2 MESSINA

MESSINA FOTO STORICHE


3 marzo 1943. Alle 17 sette fortezze volanti attaccano per pochi minuti la città. Solo alcuni feriti.
23 marzo 1943. Trenta Liberator, dalle 12.15 in poi, bombardano il centro cittadino. 12 morti e 39 feriti.
24 marzo 1943. Per tutto il pomeriggio 50 Liberator sottopongono la città ad un duro bombardamento. Nella notte, alla 21.55, arrivano gli Inglesi che, fino a mezzanotte, lanciano bombe e spezzoni incendiari. 2 morti e 6 feriti.

1 aprile 1943 – Formazioni inglesi attaccano la città dalle 23.25 alle alle 2.15 del 2 aprile. Numerosi feriti fra San Raineri e la stazione centrale.
6 aprile 1943 – La città è paralizzata: mancano l’energia elettrica e il gas, l’acqua potabile è molto ridotta, sessantamila persone (compresi i miei genitori) sono sfollate nei villaggi esterni della città, altre migliaia sono accampate dentro i ricoveri. I servizi pubblici non funzionano più. Alle 16.51 due squadriglie di Liberator colpiscono ancora il centro cittadino.
12 aprile 1943 – due incursioni, inglesi alle 3.40, americani alle 12.10 per un complessico di oltre 100 bombardieri. Vengono attaccate anche le postazioni contraeree nei villaggi. Tre morti e dodici feriti.
15 aprile 1943 – Alle 16.38 sono gli Americani a tornare sui cieli della città. Non è più possibile precisare il numero dei morti e dei feriti. Dalle 23 alle 00.30 è il turno deghli Inglesi con bombe e spezzoni incendiati.
28 aprile 1943 – 31 bombardieri americani ripetono gli attacchi contro le postazioni contraeree, ma le bombe cadono anche sulle abitazioni dei contadini e degli sfollati..
30 aprile 1943 – 21 Liberator attaccano alle 13.08 con bombe di grosso calibro e spezzoni incendiari. Grossi incendi sui Peloritani. Sei morti e dieci feriti.

9 maggio 1943 – Ormai in città la vita è diventata impossibile: le rivendite di generi alimentari ancora in funzione distribuiscono le razioni di pane (150 gr al giorno) e chiudono. Fra le 11.30 e le 12.45 quaranta bombardieri americani colpiscono la zona della stazione e dei traghetti. Brucia il deposito di nafta di San Raineri. Altri 80 Liberator si dedicano invece al centro cittadino con bombe e spezzoni incendiari, fra le 13.30 e le 14.35. Imprecisato il numero dei morti e dei feriti.

10 maggio 1943 – Due formazioni di bombardieri attaccano la città in piena notte, alle 2.30 e alle 3.35. Danni in città e nel porto.

13 maggio 1943 – Incursione inglese alle 21.45. Due diverse ondate di bombardieri colpiscono soprattutto la zona tra il porto e la stazione ferroviaria.

20 maggio 1943 – Riprendono gli attachi diurni e notturni. Il centro storico viene devastato, ma tutt’intorno bruciano i Peloritani, le banchine del porto e le invasature dei ferry-boats sono inutilizzabili.
Alle 21.30 arrivano gli Inglesi alla caccia delle batterie antiaeree, con bombe che vanno a colpire anche la periferia della città.

22 maggio 1943 – L’aviazione alleata, dalle 11.20 alle 13.10, per la prima volta attacca la riviera nord, da Paradiso a Ganzirri. I danni sono ingenti proprio perchè molti messinesi avevano trovato rifugio, sfollati, nei centri rivieraschi.
Di notte, alle 2.57, vengono invece colpiti i quartieri del centro, l’Orto Botanico, dove un incendio distrugge migliaia di piante ed alberi, e i villaggi della zona sud.
Ultimo passaggio alle 4 del mattino.
la rete idrica viene ulteriormente colpita, l’erogazione dell’acqua finisce in città finisce in questo momento.

24 maggio 1943 – 40 quadrimotori inglesi alle 2.12 e 30 americani alle 11.56 tengono compagnia ai messinesi.
Colpito tutto il centro cittadino insieme alla periferia sud.

25 maggio 1943 – Dalle 3.50 del mattino fino alle 16.30 del pomeriggio si alternano sui cieli della città oltre 200 bombardieri inglesi ed americani. Una tempesta si abbatte su tutta la città.
In porto viene colpita ed affondata la nave tragetto Reggio, sorte condivisa con il piroscafo Iris che aveva appena sbarcato rifornimenti alimentari alla banchina Colapesce e con la nave Polluce che affonda alla banchina Norimberga. 7 giugno 1943 – Da dopo la mezzanotte e fino all’alba aerei inglesi si alternano sui della città lanciando non solo bombe e spezzoni incendiari ma anche volantini pubblicitari che invitano alla resa.
13 giugno 1943 – Ondate di quadrimotori attaccano la città per diverse ore nella mattinata. Colpito sia il centro storico che la periferia.

18 giugno 1943 – Alle 13,12 arrivano i Liberator, scortati dai caccia ora di base a Pantelleria. Bombardato lo scalo ferroviario, incendiati 25 carri ferroviari carichi di materiali militari e generi alimentari. Viene poi colpito tutto il centro cittadino: 10 morti, 54 feriti.
Colpita da tre bombe, affonda la nave traghetto Scilla.


/ 5
Grazie per aver votato!