ECCIDIO DI FOSSOLI

ECCIDIO DI FOSSOLI


L’Eccidio di Fossoli, conosciuto anche come Eccidio di Cibeno, fu una strage compiuta dalle SS il 12 luglio 1944 presso il poligono di tiro di Cibeno, frazione di Carpi, in provincia di Modena.

Le vittime:

67 persone, tutte detenute nel campo di concentramento di Fossoli. Tra di loro c’erano:

  • antifascisti
  • partigiani
  • ebrei
  • prigionieri politici
  • civili rastrellati

La dinamica dell’eccidio:

I 67 detenuti furono prelevati dal campo di Fossoli e condotti al poligono di tiro di Cibeno. Qui, divisi in tre gruppi, furono fucilati a sangue freddo sull’orlo di una fossa comune scavata il giorno prima da altri internati del campo.

I motivi:

La strage di Fossoli fu una rappresaglia per l’attentato contro soldati tedeschi avvenuto il 25 giugno 1944 a Genova, in via del Campo. I nazisti, non riuscendo a trovare i responsabili dell’attentato, decisero di compiere un atto di rappresaglia contro i prigionieri politici detenuti a Fossoli.

Le conseguenze:

L’eccidio di Fossoli fu un evento tragico che ha segnato la storia della Resistenza italiana. La strage ha contribuito ad alimentare la lotta contro il nazifascismo e ha rafforzato la determinazione dei partigiani a liberare l’Italia dall’occupazione tedesca.

Memoria:

Ogni anno, il 12 luglio, a Carpi si celebra una commemorazione per ricordare le vittime dell’eccidio di Fossoli. Nel luogo della strage è stato eretto un monumento a ricordo dei 67 caduti.

Fonti:

Altri approfondimenti:

  • Istituto Nazionale Ferruccio Parri – Eccidio di Cibeno: [URL non valido rimosso]
  • ANPI – Eccidio di Fossoli: [URL non valido rimosso]
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